Imballaggi industriali in legno: a che punto è la diffusione in Italia?

Imballaggi industriali in legno

In Italia si producono più di 3 milioni di tonnellate di imballaggi in legno, di cui più del 60% riciclati tramite il Consorzio Rilegno. Le aziende che producono e utilizzano imballaggi industriali in legno  sono più di 2000, oltre 10000 sono gli addetti e specializzati del settore, il fatturato supera il miliardo e mezzo di euro.  Cifre esorbitante, se si pensa che è un settore “giovane”, in crescita e pieno di potenzialità. 

Perché una filiera come questa funzioni, è necessario che le leggi siano rispettate, che l’ambiente sia salvaguardato, che la produzione sia incentivata dall’assistenza costante di realtà consolidate nel territorio (come Assoimballaggi, ad esempio, che tutela e assiste le aziende italiane del settore imballaggi in legno da 15 anni). 

Puntare sugli imballaggi in legno vuol dire puntare su un cavallo vincente, perché si tratta di un materiale estremamente versatile, resistente, naturale al 100% e riciclabile, un grande vantaggio anche per chi vuole con tutte le sue forze salvaguardare l’ambiente. 

Lo scopo è quello di soppiantare, piano piano, imballaggi realizzati con altri materiali (quali alluminio e plastica) per favorire la diffusione, progettazione e utilizzo delle sole cassette in legno. Gli imballaggi in legno, come abbiamo detto, sono vantaggiose da diversi punti di vista e si prestano al meglio alla sanificazione prevista dalla normativa ISPM-15 della FAO. Rispettare le leggi sull’impatto ambientale e la sicurezza è mai come oggi fondamentale e mantiene vivo e attivo un dialogo costante sull’etica della distribuzione in giro per il mondo. 

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